Presentata la candidatura di Carmagnola a Capitale del Libro

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Data:

17 Aprile 25

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È stata presentata oggi, nella Sala Consiliare del Comune di Carmagnola, la candidatura ufficiale della città al titolo di Capitale Italiana del Libro 2026, prestigioso riconoscimento promosso dal Ministero della Cultura. Alla conferenza stampa hanno preso parte il Sindaco Ivana Gaveglio, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Alessandro Cammarata, la project manager e coordinatrice della candidatura Costanza Casali, e Nicolas Ballario, advisor per la comunicazione del progetto.

Nel suo intervento, il sindaco ha illustrato le motivazioni alla base della candidatura, che hanno il loro fondamento nell'impegno pluriennale di Carmagnola nella promozione della lettura e della cultura, come dimostrano il riconoscimento di “Città che legge” ottenuto fin dal 2018 e l'organizzazione e il patrocinio di un ricco calendario di appuntamenti dedicati al libro, alla lettura e all'editoria.

Nel corso della conferenza sono stati resi noti i primi risultati del questionario online sulle abitudini di lettura dei carmagnolesi, uno strumento lanciato dal Comune non solo per raccogliere dati, ma per dare forma, dal basso, a un progetto culturale partecipato e rappresentativo.

Il questionario è disponibile online al link https://forms.gle/FTeECCFyf3ZjmTMc6 ed è reperibile anche sul sito del Comune di Carmagnola www.comune.carmagnola.to.it

Sono seguiti poi gli interventi di Costanza Casali, coordinatrice e project manager, che ha aperto il suo intervento evidenziando come trattasi di un progetto condiviso con la cittadinanza, nel quale sono state coinvolte due importanti figure di riferimento nel panorama culturale italiano: Paolo Verri, quale advisor dei contenuti culturali, e Nicolas Ballario quale advisor per la comunicazione.

«Il tema della candidatura – ha dichiarato Casali – è quello di “identità”, declinato nella comunità dei lettori, degli agricoltori, degli imprenditori, dei giovani e degli anziani, e indaga come la stessa, tramite una rilettura al passato, al presente e al futuro, si evolva nel tempo. Il dossier che stiamo costruendo non è solo un documento tecnico, ma una narrazione collettiva. Abbiamo immaginato una candidatura che dialoga con il territorio, con le scuole, con le università, e che propone anche nuove visioni: spazi per la lettura, percorsi tematici, collaborazioni accademiche e un programma culturale ricco e strutturato.

Carmagnola si propone come modello per la Nazione da emulare per la promozione del libro e della lettura e, a tal fine, è stato studiato il progetto “Metti un libro nello stipendio” il quale prevede l’inserimento in busta paga di buoni per l’acquisto di libri, di modo da incentivare la lettura. L’idea fondamentale consiste nel concetto per cui, come si mettono nello stipendio i buoni pasto, a maggior ragione avrebbero motivo di esistere i buoni libro, nutrimento per lo sviluppo dell’intelletto.Il progetto è stato presentato a Confindustria Canavese e all’Unione Industriali di Torino, al fine di ottenerne il supporto con il maggior numero di adesioni possibile».

Nicolas Ballario, advisor per la comunicazione della candidatura con lo Studio Cucù, ha presentato in anteprima il logo ufficiale.

L’idea del logo nasce dalla necessità di tradurre il concetto di identità nell’immagine della candidatura. Così è nata l’idea di utilizzare un logo che richiamasse un Ex Libris, ovverosia un piccolo cartiglio, un’etichetta decorativa incollata all’interno della copertina di un volume, che indica la proprietà dello stesso e che potrà essere utilizzato anche nella candidatura per contrassegnare i vari libri che verranno presentati in città.

Il logo realizzato si presenta molto colorato ed è costituito da sei libri aperti di colori differenti che formano un cerchio, a simboleggiare la declinazione dell’identità dal passato al futuro, passando per il presente: posto che l’identità può essere fluida e mutevole nel tempo, l’ex libris rappresenta la volontà di lasciare un segno, fermando l’istante. Nonostante questo il logo è dinamico e dall’alto ricorda quasi una di quelle giostre per bambini che ruotano intorno a un perno centrale: questo vuole suggerire l’approccio circolare alla lettura, perché si impara a leggere leggendo.

I libri di colori differenti simboleggiano anche le diverse identità che possono coesistere, così come gli spicchi di un’arancia, arricchendosi vicendevolmente. Non solo, ma il cerchio, simbolo per definizione dell’infinito e della perfezione, ricorda la presenza costante del libro e della lettura che nei secoli hanno accompagnato e continuano ad accompagnare l’uomo nell’avventura dell’esistenza.

Si tratta di un logo pop e giocoso, poiché l’idea è quella di entrare nel cuore delle persone, le quali ne saranno catturate e potranno darne una propria interpretazione: una ruota, un sole con i raggi, un’arancia a spicchi, non per ultima l’iride di un occhio immerso nella lettura.

 

Il comunicato completo è disponibile in allegato alla notizia

 

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